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Yoga Teatro per Bambini – Prova Gratuita

Ottobre 23 @ 17:10 - 18:15

Free
Yoga Teatro Bambini

Un’ ora di teatro a settimana per capire il proprio corpo, le emozioni, la voce e la relazione con lo spazio. Soprattutto per migliorare la capacità di entrare in rapporto con gli altri, accogliendo e valorizzando la reciproca diversità. La maestra che, insegna teatro da 33 anni, sarà il ponte tra i partecipanti, la sua funzione è di valorizzare ogni bambina e bambino e far scaturire da loro sogni e progetti. Fargli sentire l’ interdipendenza con l’ambiente. Sottolineando con attenzione il potenziale umano di ognuno si vogliono far germogliare personalità libere e creative.

Info e prenotazioni: 3281805609 Maria Elena Carosella

“Grande gioco-teatro, scopri chi sei.”
di Maria Elena Carosella

yoga teatro yoganostress

Obiettivo primario è sviluppare nei partecipanti la consapevolezza delle loro potenzialità, renderli capaci di valorizzare la diversità, liberando le relazioni da giudizi arbitrari.
Utilizzare la cortesia come modalità fondamentale con cui comunicare.

Metodo di lavoro

La didattica del corso è incentrata sul singolo alunno, ne verifica le tendenze, ne valorizza la personalità e le idee creative.
Sarà fondamentale trasmettere ciò che la tradizione ha definito: linguaggio teatrale, un sapere che si è tramandato di generazione in generazione; per questo realizzeremo un allenamento costante attraverso esercizi fisici, vocali, giochi ed imitazioni.

La tradizione occidentale sarà esplorata e sperimentata in modo giocoso: dalla commedia dell’arte alla drammaturgia dell’assurdo.
La tradizione orientale sarà ugualmente proposta per imitazione: dal teatro indiano, dove sono frequenti le contaminazioni con lo yoga, a quello giapponese, dove la formazione da bambini è sostanziale per uno sviluppo graduale di conoscenze, abilità e competenze.
Interessa permettere ai bambini di essere liberi da clichè e formalismi, per ritrovare, attraverso la sperimentazione dei percorsi teatrali occidentali ed orientali, una modalità propria di esprimersi o una spontaneità legata al flusso organico, libero da influenze ambientali. Mescolando e provando le tecniche sviluppate nel passato crediamo di far superare i limiti del movimento condizionato e limitato dalla propria cultura.

Obiettivi specifici condivisi anche dalla filosofia yogica

Vivere momenti sereni nel percorso di apprendimento, grazie ai quali possa nascere il desiderio della ricerca e la sperimentazione.
Attivare corpo e voce di ognuno perché si manifestino pienamente senza paura nella loro unicità.
Centrare l’attenzione sulla qualità dei momenti condivisi: migliorare lo stare insieme, il gusto della lettura, la felicità di aprirsi a nuove modalità relazionali.
Rendere ognuno abile e spigliato nell’uso di corpo e voce mentre agisce in relazione con gli altri.
Lavorare perché i rapporti siano empatici, basati sull’ascolto, il sostegno ed il rispetto.
Insegnare metodi teatrali per gestire le energie, cercando di far diventare abili nella gestione delle emozioni.
Insegnare a trasformare l’aggressività, la rabbia in comicità ed energia.
Far comprendere l’importanza di collaborare per realizzare insieme un oggetto artistico.
Incentivare l’abitudine all’accoglienza e all’ascolto, partendo da esperienze e giochi teatrali.
Cercheremo di sviluppare al massimo la flessibilità emotiva.

La docente inizialmente, avrà come obiettivo costante: l’ascolto e la scoperta delle peculiarità proprie di ogni partecipante. Accoglierà, in modo positivo, ogni iniziativa, per stimolarne in seguito l’amplificazione. Non verrà dato alcun giudizio. La finalità è scoprire chi è ogni bambino e far si che si riconosca nel suo agire in un ambiente dove è a suo agio.

Fasi del lavoro:

Ogni lezione inizia con l’imitazione del docente che percorre lo spazio fino a raggiungere la posizione di partenza: il cerchio.

La fase iniziale di ogni singola lezione si sviluppa dunque in cerchio con giochi di relazione, imitazione e conoscenza.
La seconda fase vede la strutturazione della relazione con lo spazio. Il corpo esce dal cerchio e inizia il percorso individuale, camminata a ritmo lento per una percezione del proprio espandresi nell’ambiente. In questa fase verrano utilizzati esercizi e posture delle arti marziali e della danza balinese.
Terza fase. La relazione dei corpi si associa alla sperimentazione dei diversi ritmi; lo stop del movimento verifica la capacità di autocontrollo. Il gioco dei ritmi permetterà di allenarsi e raggiungere una consapevolezza dell’effetto espressivo prodotto dall’alternarsi del moto, le diverse velocità e la stasi.
Quarta fase. Verranno fatte riconoscere e sperimentate le emozioni principali e soprattutto il passaggio da uno stato d’animo all’altro. In tal modo ogni bambino potrà percepire un maggior benessere e liberarsi da tensioni e paure che non riesce a controllare.
La musica e la narrazione orale saranno i veicoli, i supporti dell’esperienza.
Quinta fase. Ritmi ed emozioni verranno sperimentati mescolandosi, dando vita a giochi a volte comici a volte drammatici. La musica farà da supporto e da stimolo per il ritmo e la qualità del movimento.
Sesta fase: rapporto con i testi
Il testo scritto appositamente ha molteplici funzioni:
A -Dare la possibilità di lavorare su suoni, ritmi, le intonazioni della voce ed i risuonatori.
B-Giocare con le parole per tessere relazioni creative tra i piccoli attori.
C- Verificare il potere del suono, capace di dare rilievo e spessore alle diverse emozioni.
D- Fermare sul foglio, mettere per scritto, frasi e personaggi scelti dai bambini durante gli incontri iniziali.
Si darà estremo valore ai contenuti scelti, contenuti e forma saranno coerenti con gli obiettivi sopra citati. Tutti i partecipanti saranno protagonisti, la comicità sarà lo stile prevalente.
Settima fase. La relazione con lo spazio e quella tra gli attori verrà costruita gradualmente attraverso la ripetizione del copione.
Ottava fase. La memorizzazione del testo e delle posture, delle intonazioni e dei ritmi avverrà naturalmente facendo insieme durante le prove.
Nona fase. Spettacolo finale davanti a familiari ed amici.

La collaborazione amichevole nella realizzazione dell’oggetto spettacolo è funzionale a riconoscere il potenziale di un lavoro collettivo e di uno studio laboratoriale. Fare insieme in modo paritario, con gentilezza, diventa un’esperienza che si contrappone al diffuso modello competitivo. A teatro la gara è con se stessi, nella sfida a migliorarsi; anche nella relazione con il pubblico l’oggetto artistico è creato per essere donato agli altri.

Tempi e spazi

Le lezioni saranno 4 al mese, una a settimana della durata di un’ora ciascuna. Il corso durerà fino a maggio e lo spettacolo finale sarà i primi di giugno.

Curriculum di MariaElena Carosella
nata il 13 aprile 1968 a Roma
Corsi frequentati ed attività lavorative presso il Centro Teatro Ateneo dell’Università la
Sapienza dal 1991:
Borsista presso la Videoteca del Centro Teatro Ateneo.
Negli anni accademici 9192, 9293 ha curato l’organizzazione, la catalogazione della Videoteca
potendo approfondire la conoscenza dell’esperienza teatrale di oriente ed occidente. Sempre in
veste di borsista ha sostenuto la programmazione del corso di Storia del cinema dei professori
Caldiron e Spagnoletti.
Formazione attoriale dal 1993 presso il CTA:
Laboratorio di improvvisazione strutturata tenuto da Kathy Marchand, attrice del Living
Theatre, che si è concluso con la realizzazione di frammenti dello spettacolo: Mysteries and
Smaller Pieces, di fronte ad un pubblico di specialisti e storici del teatro.
Laboratorio per la messa in scena dei Giganti della montagna di Pirandello, tenuto da Carlo
Quartucci presso il Metateatro, ed il CTA.
Laboratorio tenuto da Carlo Cecchi per la messa in scena di Amleto presso il CTA.
Laboratorio di Commedia Dell’arte tenuto da Claudio De Maglio.
Laboratorio di improvvisazione strutturata tenuto da Jean Paul Denison e Yoshi Oida del CIRT:
centro internazionale di ricerca teatrale di Peter Brook.
Tutti questi corsi di formazione sono documentati da immagini e video conservati al
dipartimento di Storia Del Teatro della Sapienza.
Fuori della struttura universitaria: 1993
Collabora alle prove per la messa in scena di Giuliano Vasilicò sul Compimento dell’amore di
Robert Musil.
Corsi di formazione in metodologie didattiche 1993:
Laboratorio di improvvisazione strutturata diretto da Argo Suglia, insegnante di dizione e
recitazione presso l’Accademia Nazionale d’Arte Drammatica.
Laboratorio dell’Università del teatro urbano Fabrizio Cruciani presso Villa Flora tenuto da
Emilio Genazzini
Laboratorio di scrittura teatrale e di recitazione (diviso in due anni) presso il teatro di Villa
Flora da Laura Curino.
Corso di teatro di narrazione tenuto da Marco Baliani.
Corso di formazione professionale per l’animazione teatrale tenuto da Maria Carla Borghini,
finalizzato al progetto del Comune dal titolo: Fiabe d’Estate.
Corso di recitazione e regia del pedagogo russo: Jurij Alschitz.
Corso di formazione all’arte del clown con Gaston Troiano
Dal 1992, attività pedagogiche e aggiornamenti nella formazione, spettacoli
Il primo lavoro di messa in scena è del 1992 con l’elaborazione di testo, musiche e scene,
costumi e luci per la realizzazione di uno spettacolo ispirato al Piccolo principe. Il lavoro presso
la scuola pubblica l’anno successivo si espande da una a 15 classi. Lavora sulla fiaba
tradizionale, in particolare utilizzando la raccolta di Italo Calvino: Fiabe italiane.
Delegata dal Dipartimento dello Spettacolo, e dal Circuito Teatro Musica, svolge, per gli anni
1994/1995 e 1995/1996, in numerose scuole romane – medie e superiori – un’attività finalizzata
all’approfondimento della materia: teatro. Il percorso organizzato da Mario Pagano da come titolo:
Teatroascuola.
Tre le scuole partecipanti ricordiamo l’Istituto Rossellini in cui ha tenuto lezioni multimediali sulla
Storia della scenografia teatrale dalle origini ai nostri giorni, le scuole medie Fabrizio De Andrè e
Forlanini.
1995
Forma il gruppo teatrale: Hakawati (narratori in arabo) che nell’agosto 1996 realizza: “Storie
di apparizioni fantastiche”. La prima messa in scena avviene all’interno di una chiesa
sconsacrata, per il Festival di Cittareale. In tale lavoro assolve funzioni di attrice, autrice e
regista, collaborando, in questo, con gli altri tre artisti, il lavoro viene presentato a Roma per un
periodo che va dal settembre del 1995 al marzo 1996. I luoghi deputati alla rappresentazione
sono biblioteche, aule o sale scolastiche, strutture teatrali vere e proprie.
Con l’Università del Teatro Urbano Fabrizio Cruciani nel settembre 1995, partecipa a:
“Lettere dal fronte”. Lo spettacolo itinerante si svolge nei binari e negli spazi della
metropolitana di Roma. Alcune repliche sono nelle piazze della città e in antichi palazzi storici.
Con il teatro Abraxa lavora in numerosi eventi legati al Carnevale.
1995 Collabora, alla ripresa romana dello spettacolo: Nunzio, regia di Carlo Cecchi.
Il testo è il Premio Idi 1994. Con la Scuola Lola di Stefano realizza TUTTORODARI
selezionato nella Rassegna di teatro e scuola presso il Teatro Vascello
1996 Presso il Teatro Ghione, collabora al corso di aggiornamento per insegnanti organizzato
dal Provveditorato agli Studi di Roma volto a formare docenti capaci di sostenere attività teatrali
nella scuola.
Settembre ‘96 e ‘97 partecipa alle Rassegne di teatro e scuola presso il Teatro Vascello. Testi
e spettacoli sono realizzazione di progetti di formazione attraverso il teatro, scritti e progettati
in collaborazione con la docente Rita Ceva Grimaldi.
Con la scuola Media Statale Pergolesi (oggi istituto Comprensivo di Via Crivelli) e laScuola
Lola di Stefano realizza Le Trasformazioni di Pictor” dal testo di Herman Hesse, l’anno
successivo L’occhio del lupo”, tratto dall’opera di Daniel Pennac.
1997 Effettua letture di poesie e racconti in spazi predisposti a scambi culturali. In particolare,
realizza uno spettacolo commemorativo dopo un anno esatto dalla morte della poetessa Amelia
Rosselli. Lo spettacolo pensato e realizzato da Maria Elena avviene nei luoghi frequentati della
poetessa, viene mostrato ad amici, familiari e critici che ne hanno seguito da vicino l’evoluzione
artistica.
L’idea e l’organizzazione dell’evento sono dei Andrea Barbetta, insegnante, autore e regista
teatrale.
Segue gruppi di giovani in qualità di insegnante di teatro. Questo avviene presso scuole
pubbliche che ne fanno richiesta. Le età di cui si occupa sono: dai 6 ai 18 anni.
Allo stesso tempo crea performance come narratrice, soprattutto elaborate partendo dalle fiabe
popolari.
Estate: partecipando a “Fiabe d’estate realizza un’attività di animazione teatrale presso cinque
parchi romani. Questa iniziativa di Maria Carla Borghini è finanziata dal Comune di Roma.
Fine dell’anno scolastico 199798 realizza sette differenti spettacoli. I testi di questi lavori sono
nati da improvvisazioni strutturate su canovacci costruiti partendo dalla raccolta di Italo Calvino
Fiabe italiane.
Per anni segue la Scuola elementare Carlo Forlanini per la quale scrive testi originali in
collaborazione con i bambini traendo spunto dalla raccolta di Italo Calvino. Questi laboratori
vengono seguiti attivamente dalle maestre. La loro collaborazione è sempre importante.
Pubblicazioni e testi teatrali
Nell’estate del 1998, quando nasce la prima figlia Sofia, le vengono commissionati due libri
dalla casa editrice Armando Editore: uno manuale di pedagogia e una raccolta di brevi testi
teatrali da recitare a scuola. I due volumi sono usciti in libreria nel maggio 1999: “Libro segreto
per fare uno spettacolo” e “Fiabe teatrali per bambini coraggiosi” . I libri sono ripubblicati
nel 2000 perché esaurita la prima edizione.
2001: Nasce il secondo figlio Dario e comincia a scrivere la sua prima opera originale di teatro :

Dettagli

Data:
Ottobre 23
Ora:
17:10 - 18:15
Prezzo:
Free
Categorie Evento:
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Tag Evento:
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Luogo

Yoganostress – Via Vittorio Spinazzola, 52 – Roma (vicino al Capolinea del Tram Casaletto e Villa Pamphili)
Via Vittorio Spinazzola 52
Roma, 00164 Italia
+ Google Maps
Phone
3755741454
Visualizza il sito del Luogo

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